venerdì 1 aprile 2011

Le origini


Il nome Lira deriva dal latino libra (libbra) che per i romani corrispondeva a un' unità di peso di 327,45 grammi.
Dopo la caduta dell'Impero Romano si erano ridotti notevolmente i commerci e quindi anche le valute monetarie in circolazione.
Solo con l'avvento dell'impero Carolingio e con Carlo magno si ritornò alla circolazione di una moneta unica, in pratica erano rimaste solo monete d'oro e d'argento per i traffici più importanti; la moneta d'argento era chiamata denaro, e i multipli con valore solo di conto erano il soldo, pari a 12 denari e la lira, pari a 20 soldi.

Dalla libbra (Lira) carolingia si ricavavano 240 denari d'argento di 1,7 grammi (l'unica moneta che a quel tempo fu veramente battuta). Per molto tempo infatti,la Lira non è esistita come moneta fisica, e fungeva solo da "unità di conto".
Nel tempo poi ci furono altre monete, ma la lira rimase, e spesso nella storia si cercò di coniare una moneta che avesse il valore nominale di 20 soldi o di 240 denari (ossia una libbra d'argento, una lira). Ad esempio a Venezia nel 1400 si erano coniata la lira Tron, dal nome del doge che l'aveva ideata, una moneta che valeva 20 soldi.
A Milano gli Sforza avevano coniato una lira d'argento, e anche in Piemonte nel 1500 i Savoia.